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Voci fuori (dal) campo | La storia del Deportivo 2007: vent’anni in UISP e obiettivo salvezza tranquilla

Proseguono le interviste alle nostre squadre dei campionati di calcio UISP. Andiamo avanti col Deportivo 2007 Wolf Project, che ha vinto la sua prima gara stagionale nell’ultimo weekend andando alla pausa del Campionato del Lavoratore Categoria 1 al sesto posto. Ecco cosa ci ha raccontato il Responsabile della squadra, Fabio Girovago.

Quali sono le prime sensazioni dopo l’inizio del campionato?

È il momento giusto, sabato c’è stata la prima vittoria in campionato e abbiamo smosso la classifica contro il Golfo Paradiso che è una squadra importante. Siamo in A1 per il terzo anno consecutivo, il nostro obiettivo rimane sempre la salvezza, magari più tranquilla degli scorsi anni. Quest’anno l’obiettivo è stato quello di allargare leggermente la rosa, abbiamo più giocatori anche per sopperire a problematiche nei periodi invernali. Abbiamo un bel mix tra giovani e anzianotti. Questo è il nostro diciannovesimo anno in UISP, abbiamo un gruppo di storici che è rimasto in società. Questo ci permette di avere una stabilità abbastanza buona”.

Questo è il terzo anno che fate il campionato…

Di A1 è il terzo anno, come UISP ci siamo dal 2007 e non abbiamo mai chiuso, abbiamo avuto altri nomi ma questo è il diciannovesimo anno. Ci stiamo preparando al prossimo anno che ci sarà la festa per il ventesimo anniversario. Ci sono alcuni calciatori che ci sono e non se ne sono mai andati, lo scheletro societario riesce a dare la possibilità di portare avanti questo progetto da tanti anni. L’organizzazione societaria è fatta bene, con calciatori, staff e dirigenti che ricoprono ruoli per definiti. Abbiamo un bel gruppo, adesso abbiamo un ragazzo che ci cura la parte statistica. Abbiamo voluto portare avanti questo progetto come Deportivo, da noi i giocatori che vengono portati al sabato giocano tutti. Diamo la possibilità a tutti di giocare, c’è questa specie di regola interna per rendere l’esperienza soddisfacente per tutti e tutti riescano a trovare il loro spazio. Questo ci permette di avere un bel gruppo e dare a tutti la possibilità di giocare, a dispetto magari di altre squadre che si giocano il campionato”.

Come vi trovate al vostro diciannovesimo anno in UISP?

Sicuramente bene perché se no non saremmo rimasti per tutti questi anni. Adesso il livello si è alzato molto rispetto a prima, quando magari si trovavano squadre più anziane come età. Adesso, invece, il passaggio è diverso, ci sono quattro o cinque squadre che potrebbero giocare anche in una prima o seconda categoria. Ci sono molti giovani che arrivano anche da campionati di Eccellenza e Promozione. Noi per esempio abbiamo un ragazzo che ha disputato un Torneo di Viareggio con il Genoa e un altro che ha giocato in una lega spagnola. Il livello si è alzato tanto, questo rende il tutto anche più divertente e si vede del bel calcio”.

Un obiettivo o un buon proposito per il proseguo della stagione? Dal punto di vista sportivo, ma non solo…

Sportivamente, come dicevo prima, la salvezza in A1, magari in maniera più tranquilla rispetto agli scorsi anni. Dal lato non sportivo sicuramente la festa per i vent’anni. Già in occasione del decennale avevamo fatto una festa con tutti i calciatori che avevano preso parte ai primi dieci anni della società. La prossima estate, invece, ci sarà quella ventennale e vorremmo riunire tutti quelli che ci sono stati nei primi vent’anni, oltre a fare anche una maglia per celebrare i vent’anni. Nella prima avevano partecipato circa cento persone tra calciatori e famiglie, il prossimo anno potrebbero essere anche centocinquanta. Speriamo di arrivare pronti all’estate prossima”.

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