Dopo undici anni di militanza in UISP, i Figgeu ’98 salutano i nostri campionati. Un arrivederci, non un addio, nella speranza che nei prossimi anni si possa tornare insieme. “Fisiologicamente era arrivato il tempo di chiudere questa avventura iniziata nel 1998” ci spiega Claude Chiappori, fondatore della squadra che nell’anno 2011 aveva fatto il proprio ingresso in UISP dalla porta dei tornei estivi.
“C’è stato un momento su tutti da ricordare, che poi è stata l’apice del nostro percorso in UISP, ovvero sia la finale a Marassi. Penso fosse il 2015: arrivammo in finale col Sampdoria Point, squadra dove militavano anche Bellucci e Chiesa. Giocammo la finale perdendo 2-1, ma comunque fu una soddisfazione grandissima. Sulla carta avremmo dovuto prendere una scoppola incredibile, ma nonostante tutto ce la giocammo. Quel momento è stato il nostro massimo assoluto in UISP”. Ma i ricordi, i legami, le situazioni diventate piacevoli abitudini per la compagine dei Figgeu ’98 non si fermano qui.
“Cosa ci lega a UISP in particolare? Anche il rapporto con Lorenzo, custode del campo di Villa Gavotti, col quale abbiamo una bella amicizia. Andare a giocare a villa Gavotti era andare a giocare da Lorenzo. È stato bello anche quando nacque mio figlio, il giorno in cui avevamo uno spareggio. Io non andai perché ero all’ospedale con mia moglie, ma i compagni mi fecero una bella foto con un cartello con scritto “benvenuto Gioele”. È un bel ricordo”.
E undici anni di UISP non si cancellano facilmente. “Qui in UISP ci siamo sempre trovati molto bene. E il fatto che ci abbiano dato la possibilità di tenere viva la squadra per tutti questi anni, in un campionato di buon livello che ci ha dato la possibilità di giocare sempre sullo stesso campo, sempre all’orario prestabilito, un fattore che ci ha fatto trovare sempre molto bene in UISP. Esserci rimasti così a lungo ne è anche la prova”.