Campionato del Lavoratore, alla scoperta dei Cicagna Phoenix con Alessandro Latino

Ritorniamo con le nostre interviste a presentare le squadre che compongono i vari Campionati UISP iniziati ormai diversi mesi fa e giunti, come nel caso del Campionato Categoria 2, alla resa dei conti per Playoff e Playout. Per questo, a poche ore dalla sfida in programma questa sera a Serra Riccò tra Pedemontana Carrozzeria Mannino e Cicagna Phoenix, abbiamo contattato Alessandro Latino, capitano, fondatore dei Cicagna Phoenix e veterano dei tornei UISP. Prima di tutto, però, ancora un passo indietro a venerdì scorso, quando a Cicagna si è ricordato Fabio Luccherino. L’occasione era la sfida contro il Quizena. 


“È stata una partita particolare – ammette Latino – molto sentita da tutti dopo la tragedia che ha colpito Fabio. Specialmente per me, che ero legatissimo a Fabio. Il momento più toccante è stata la deposizione dei fiori in panchina, il luogo dove Fabio si sedeva sempre e da cui ci spronava e incitava. Venerdì c’era il suo papà. È stato un momento toccante e forte. Tra l’altro i Cicagna Phoenix nascono proprio con me e Fabio: lui era felicissimo di venire qui in Valfontanabuona a Cicagna, per giocare e allenarci. Si trovava bene, aveva instaurato un rapporto coi proprietari del campo e col circolo a fianco, dove si era fatto apprezzare per carattere solare e gioviale”. 


Voi, come Cicagna Phoenix, e Fabio avevate un obiettivo prefissato ad inizio stagione: il raggiungimento dei Playoff. Playoff ai quali siete rimasti attaccati fino all’ultimo, fino allo spareggio che avrete oggi contro la Pedemontana,  a sua volta interessata a migliorare il piazzamento finale?


“Era un obiettivo di Fabio. E ho un ricordo in tal senso, passatoci in mente la scorsa settimana. Ai primi di agosto scorso, quando si è formata questa squadra, quella dei Cicagna Phoenix, e dopo aver scelto i giocatori, Fabio ci disse: “ragazzi, il campionato sta iniziando. Da quanto sto vedendo, mi auguro che almeno ai Playoff riusciamo ad entrare”. Era un obiettivo primario di Fabio, che ce lo ricordava sempre, anche quando perdevamo. È stato un campionato sin qui altalenante, con tanti infortunati che ci hanno condizionato nei risultati. L’obiettivo di Fabio è anche il nostro: lo porteremo avanti fino all’ultimo. La sfida con la Pedemontana sarà determinante e lui sarà in panchina con noi, per aiutarci a vincere”.


Questo Campionato è coinciso con l’impegno di tornare a giocare con stabilità dopo la pandemia Covid. Come Cicagna Phoenix, cosa è significato per voi tornare stabilmente sui campi, ritrovare il momento del terzo tempo, il passare del temp dietro a un pallone nei Tornei UISP?


“Noi non aspettavamo altro che tornare in campo per iscriverci ai Campionati UISP. La pandemia ha bloccato tutti, ma chi più e chi meno continuava a giocare nell’hinterland dei tornei UISP. E per la prima volta, credo, quest’anno si gioca a Cicagna: non era mai successo. Non appena abbiamo potuto, abbiamo creato questa squadra e non vedevamo l’ora di tornare in campo, soprattutto per il nostro ormai famoso terzo tempo. Sia in casa sia fuori casa, per noi è fondamentale questo raduno dopo la partita: una bevuta di birra, due patatine, una pizza. È successo ad Arenzano quando giocammo coi Nazario et Celso ed è successo a San Teodoro con l’Atletico Quarto. È un segnale di amicizia che va dato, perché giochiamo in UISP dove valgono valori importanti come rispetto e amicizia. Per noi è importante continuare a giocare questo campionato nel segno dell’amicizia, come abbiamo dimostrato con le nostre poche ammonizioni e la nostra correttezza al di là di tutto. Abbiamo in tutto 12 ammonizioni, nessuna espulsione, e abbiamo cercato di mettere pace in tutte le situazioni”. 

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