Ripartono le interviste del settore calcio UISP. Partiamo con Alessandro Scarcella, tecnico dell’ASLA Genova De Raco Costruzioni Gestart, che ci ha parlato non soltanto della storia di una delle squadre più longeve nel mondo del calcio amatoriale genovese, ma anche dell’ottimo avvio di campionato della sua squadra, prima in classifica nel Campionato del Lavoratore Categoria 1.
Ci descrivi questo avvio di stagione col quale vi siete messi al comando della classifica?
āTutto parte dalla stagione scorsa dove abbiamo fatto una falsa partenza e un campionato a rincorrere il Campomorone Sant’Olcese, che ha fatto un bel campionato. Facemmo una rimonta pazzesca arrivando a due punti e giocandoci il campionato allāultima giornata. Questāanno abbiamo fatto una preparazione per cercare di non sbagliare approccio al campionato. Lāanno scorso avevamo avuto tante defezioni: sugli 11/12 giocatori eravamo molto forti, sulle sostituzioni lasciavamo qualcosina. Questāanno abbiamo alzato il livello generale e stiamo facendo giocare tutti, facendoli ruotare e alzando il livello di squadra. In campionati che si sono livellati sulle prime sei, tutte dello stesso livello, cāĆØ poca differenza tra lāuna e lāaltra squadra. Se concedi giocatori importanti, la differenza poi ĆØ quellaā.
Ci racconti un poā la storia dellāASLA Genova?
āIo sono un veterano (sorride, ndr). LāASLA ĆØ nata trentāanni fa, siamo credo la squadra amatoriale più longeva che ci sia. Siamo partiti con un campionato a 7, dopo due anni siamo passati da sette a undici. Sempre tra amici, tra alti e bassi, in campionati amatoriali che non erano al livello di oggi. Erano squadre formate da ex giocatori che arrivavano dalle categorie: erano campionati formati da gente un poā più datata, da giocatori più adulti che avevano ancora voglia di giocare e, anzichĆ© smettere, passavano ai campionati amatoriali. Abbiamo fatto un bel percorso, vincendo tutto e perdendo ai rigori la finale nazionale perdendola allāundicesimo rigore. Aveva calciato anche il portiereā¦La avremmo meritata, la perdemmo ai rigori con lāAfronapoli.
UISP ci incuriosƬ e ci spostammo in questa dimensione, dove abbiamo trovato una bella organizzazione e dove ci siamo trovati bene con chi organizza tutto questo campionato. Abbiamo portato anche un poā del nostro bagaglio e della nostra esperienza. Nacque dal nostro arrivo anche la Coppa del Lavoratore, che prima non cāera, dando lāopportunitĆ a più squadre di vincere un trofeo. Allāepoca le finali si giocavano al Ferraris ed era, tra lāaltro, una bellissima esperienza.
Negli anni abbiamo sempre dovuto migliorare perchĆ© il campionato ĆØ cresciuto parecchio e tanti giovani lo vedono come unāalternativa ai campionati federali, non più come un ripiego. Anche per questo ĆØ diventato un campionato di ottimo livello. Tra lāaltro qui cāĆØ anche la terna arbitrale, che non cāĆØ nelle categoria fino a certi livelliā.
Un aneddoto che vi lega a questa squadra?
āEh ce ne sarebbero tantissimi. La realtĆ ĆØ che soprattutto siamo un bellissimo gruppo. Finito di giocare si va a mangiare la pizza, coinvolgendo anche le nostre famiglie con mogli, fidanzate e figli. Ć quel quid in più rispetto a quando vieni, ti vedi, giochi e te ne vai. Qui cāĆØ proprio una sorta di fratellanza. Siamo anche molto attivi nel sociale e siamo testimonial dellāAIL. La settimana prossima, per esempio, saremo nelle piazze a dare le Stelle di Natale. Siamo un bel gruppo, con una dirigenza seria, e portammo per primi la preparazione atletica a settembre. Ci definirono āi professionisti tra i dilettantiā. Ć partita da noi, poi quasi tutte le squadre di questi campionati hanno iniziato a prendere la cosa sul serio. Noi facciamo la preparazione come la fanno tante altre squadre. Ć diventato un campionato parallelo e credo che in tal senso lāASLA abbia contribuito parecchio.
Io sono passato direttamente a fare lāallenatore e ho avuto più risultati da allenatore che da giocatore. Sono lāallenatore più vincente di questa squadra, tra coppe e campionati. Questa cosa ha fatto un poā da cassa di risonanza e da diversi anni mi cercano per andare ad allenare squadre di altre categorie. Ma non ho mai accettato perchĆ©, per quello che spiegavo, qua ĆØ proprio un gruppo di amici che fanno le cose per bene, ma sempre con questo spirito di fare le cose seriamente, ma col sorriso sulla facciaā.
Lāobiettivo stagionale ĆØ quindi quello di vincere il Campionato?
āSƬ, ma come tutti. Siamo in tanti a potercelo giocare. Sentendo un poā il mercato fatto, diciamo cosƬ, sapevo che questāanno assieme al Campomorone SantāOlcese, che ha avuto una falsa partenza ma può sempre tornare nel gruppo, ci avevo giĆ messo Golfo Paradiso Saint Trappa e lāASD Cattolica Bogliasco, che ĆØ forte: lāabbiamo giĆ affrontata e si vede che ĆØ una buona squadra. Non sarĆ un campionato come lāanno scorso, dove il Campomorone SantāOlcese era scappato e ci siamo stati solo noi, col terzo a dieci punti. Questāanno sarĆ un campionato che fino alle ultime giornate sarĆ in bilico. SarĆ un bel campionatoā.