Campionato del Lavoratore Categoria 1: Luca Cevasco ci racconta l’Ansaldo Energia

In attesa che si scenda in campo per la 13° giornata del Campionato del Lavoratore Categoria 1 e Categoria 2, abbiamo intervistato Luca Cevasco, giocatore dell’Ansaldo Energia che tornerà domani sera in campo, a San Desiderio, contro l’ASDPS G.Siri. Ricordiamo a tutti che, se interessati a raccontarci qualcosa della vostra squadra, potete scrivere al canale Instagram di UISP Genova oppure alla pagina Facebook.


Grazie all’impegno di UISP e anche vostro, come squadre, per il secondo anno di fila si torna in campo per i campionati a tempo pieno. Che cosa significa per voi questo appuntamento settimanale?


“Direi che è stato fondamentale. Avevamo partecipato anche alla Coppa fatta l’anno precedente, l’estate prima, perché avevamo “smania” di calcio e di tornare alla vita normale. Non aspettavamo altro. Già il campionato ripreso e interrotto subito ci aveva lasciato l’amaro in bocca, ma in quel momento lì era giusto fermarsi per poi riprendere in tranquillità. E diciamo che adesso è tutto più tranquillo”. 


Come Ansaldo Energia siete quinti, col Campomorone Sant’Olcese che sta facendo un po’ il vuoto là davanti. Ci sono però cinque squadre in 7 punti, da FIA Italbrokers all’ASD Cattolica Bogliasco. Insomma, un campionato comunque equilibrato…


“Assolutamente, come lo era già l’anno scorso anche se qualche squadra per un motivo o per l’altro si era dovuta ritirare. Quest’anno è molto più competitivo. La settimana scorsa, ad esempio, abbiamo incontrato l’A.F. Calcio che in classifica è sotto di noi ma non è una squadra che merita quella classifica. Il campionato è molto equilibrato. Il Campomorone lo vediamo quasi tutte le settimane, condividono il campo con noi. Si allenano quasi come una squadra di categoria e hanno sempre 20/25 giocatori. È una squadra che può dire la sua e che, probabilmente, anche quest’anno vincerà il campionato. Per il resto c’è un grande equilibrio, arrivando fino alla zona bassa. La differenza di valori è minima. Peraltro questi sono campionati dove ci sono squadre che hanno assenze per qualche mese, ma poi ritornano e cambiano completamente la fisionomia della squadra. Anche a noi è successo: ci siamo presentati con la stessa rosa dell’anno scorso più due innesti che ci dovevano dare qualità (Ciani e Lajolo). Hanno avuto alcuni infortuni, ma sono problemi che penso abbiano un po’ tutte le squadre”.


Nell’ultimo turno avete vinto con la neopromossa Real Quezzi, con la quale prima del match eravate a pari punti. Ci racconti la partita? Ha segnato anche il vostro Mallia, secondo migliore marcatore del campionato


“È stata una buona partita, molto equilibrata e con tante occasioni da ambo le parti. Alla fine eravamo in vantaggio sino all’ultimo minuto, poi ci hanno raggiunto e noi, forse, abbiamo avuto rispetto a loro più voglia di vincerla nel recupero. Lì al quarto minuto di recupero abbiamo vinto la partita”.


Domani andate a giocare contro l’ASDPS G.Siri, sotto in classifica ma avversaria che renderà la partita complicata. Il secondo posto sembrerebbe essere alla portata di tutti, o perlomeno di chi ha dai 13 punti in su


“Assolutamente. Per dire, l’ASLA è una squadra che recuperando Carrara davanti (ha già fatto due doppiette) sicuramente si giocherà il secondo posto. Il Saint Trappa anche è partito bene, ora ha avuto una fase di calo ma sono tutti ragazzi giovani e sono una bella squadra. L’ASDPS G.Siri l’anno scorso ha fatto molto bene: probabilmente ha perso qualche giocatore davanti, perdita che li ha forse un po’ penalizzati, anche se non prendono tanti gol”. 


Hai qualche aneddoto che vi rappresenta e descrive come Ansaldo Energia?


“Te ne dico due. Una è la classica frase che il nostro Vigo scrive sulla chat: “dopo la partita, Roxy?”. Si parla del Roxy Bar, bar del nostro compagno di squadra Licata. È diventato un punto fisso dopo la partita in casa. Il mercoledì, infatti, diventa un modo per non stare in casa, per uscire. Il prossimo marzo compirò cinquant’anni, ma non ho mai piantato lì. Ho fatto tanti anni la federazione, e continuo, perché il bello è condividere lo spogliatoio prima, durante e dopo, quando facciamo un terzo tempo., 


Ma c’è un altro aneddoto che voglio raccontare. Storicamente, siamo una squadra che è forte a livello difensivo, ma ha sempre fatto fatica a fare gol. Quindi io, intorno al 2015, ho scommesso che se qualcuno fosse arrivato a 10 gol, io avrei pagato una torta con una scritta. Non si è mai verificato tranne che nel 2017/18, quando il nostro Vigo fece dieci gol segnando il decimo all’ultima o penultima giornata. Quest’anno Felice Mallia ha “sbulaccato”, arrivando a 10 che manca una partita a fine girone di andata. Ha ampiamente vinto questa torta. Gli ho già chiesto se debba portargliela alla prossima partita, ma mi ha detto di portarla a fine anno, quando faremo una festa”.


Vi sentite di mandare un ringraziamento a UISP per la costanza nell’organizzare questi campionati?


“Personalmente ringrazio UISP perché mi ha dato la possibilità di giocare ancora tanti anni. A 39 anni ho finito con la federazione, pensavo di fare qualche anno in UISP. Ma poi mi sono reso conto che si trattava di un bel campionato, e – nonostante qualche vicissitudine che mi ha portato a giocare poco quest’anno – spero di fare ancora qualche partita da qui a fine anno. Quante partite ci confrontiamo anche con gli arbitri in maniera animata, ma poi alla fine si rileva un rapporto quasi amichevole con tutti. Fa piacere rivederci tutto sul campo”. 

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